#27 - Il museo della zappa
Il progetto del museo della zappa è stato fatto con l'intento di dare inizialmente una forza maggiore al valore della cosa per poi proseguire nella sua evoluzione lo costruirei usando lo schema sopra riportato.
Il museo è stato concepito come un esperienza, fino alla porta di intramezzo, solitaria e facendo partire la persona successiva grazie ad una luce verde che si accenderà una volta passata la porta a metà.
Una volta che l'ospite sarà entrato, ci saranno delle luci forti, delle figure o colori tendenti al verde, suoni e profumi, provenienti dal soffitto, in grado di dare la sensazione di essere in campagna accompagnata dalla presenza di terra sul pavimento, prima graduale e poi totale, per tutta la durata dell'esplorazione del museo.
Una volta raggiunto il punto 1, sul muro ci saranno due zappe moderne incrociate con una scritta sopra:
L'ospite, girandosi e facendo un passo verso il muro alle sue spalle farà accendere due faretti che illumineranno altre due zappe ma preistoriche:
Qui ho voluto mettere in correlazione il concetto profondo di zappa, di come essa sia rimasta uguale dopo tanta storia, di come un'idea semplice abbia resistito e sia stata tramandata senza perderne il valore.
Proseguendo si entrerà in una stanza dove ogni muro sarà destinato ad un ramo specifico; un muro dedicato ai reperti storici e moderni che mettono in vetrina le varie zappe, uno dedicato al suo ruolo nell'ambito culturale, spaziando dalla letteratura, all'arte e alla fotografia e, infine, uno dedicato ai prototipi di zappe brevettate ma mai utilizzate, costruite appositamente per l'occasione.
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