Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

#32 - Le azioni della zappa

Le azioni e i verbi correlati alla zappa sono: Zappare - azione principale  Spiantare - l'azione dell'estrarre una pianta dal terreno  Ossigenare - una volta vangato il terreno, si usa la zappa per rompere le zolle e farlo ossigenare per renderlo utilizzabile per la semina 

#31 - L'ABC della zappa

Immagine
A come Acacia L'acacia è il legno preferito per la costruzione del manico, in quanto duro ma flessibile.  B come Bidente La zappa bidente è una delle varianti della zappa tradizionale. C come Cerere Cerere era la dea romana della fertilità dei campi. In suo onore in Grecia e in Sicilia si faceva una processione, poco dopo il periodo della mietitura, dove sfilavano i vari sacerdoti e il popolo con la statua che aveva nella mano destra una zappa, insieme ad un canestro di grano. D come Drenaggio L'uso della zappa ha da sempre permesso di scavare scoli per il drenaggio dell'acqua. E come Edera La zappa è spesso utilizzata per spezzare gli arbusti di edera, maggiormente quella che cresce attorno alle piante. F come Fabbro Il fabbro è l'individuo che si occupa della creazione delle zappe. G come Giardino Luogo dove la zappa, sia in formato normale sia in formato ristretto, viene utilizzata. H come

#30 - La scienza e la tecnica della zappa

L'uso della zappa, sul lato della fisica classica, si basa sul concetto di leva dove il possessore è sia il perno sul quale gira la cosa, sia chi applica la forza all'altro capo verso giù quando si fa l'azione di inserimento della testa e verso su quando viene estratta. (estratto di un libro dove si mettono in paragone la vanga e la zappa:  https://books.google.it/books?id=XyQ6AQAAIAAJ&pg=PA154&lpg=PA154&dq=la+fisica+della+zappa&source=bl&ots=2bGgrveqyE&sig=ACfU3U0lUegShxwxiXjKu2UZbznA81kXrQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwib7L_iidvmAhVPuqQKHeg8Bp8Q6AEwB3oECAkQAg#v=onepage&q=la%20fisica%20della%20zappa&f=false ) Sul lato chimico, zappare permette l'ossigenazione della terra rinvigorendola applicando in più anche dei concimi appositi. Sul lato tecnico, l'agricoltura ha fatto passi avanti con l'uso di strumenti meccanizzati ma dal principio l'utilizzo di zappe, vanghe e pale ha portato l'uomo ad attivarsi nella "

#29 - I numeri della zappa

Immagine
I numeri attorno alla zappa li ho ricercati nella smorfia napoletana, già visti brevemente nello step #14 , e sono usciti numeri come: Pensando alla cosa in sé, ho trovato che anche la sua forma suggerisce un numero:  il 7. Oppure il numero 2 , che sono i numeri dei componenti che da sempre compongono la zappa; il numero 1 , pensando che è un attrezzo che può usare solo una persona alla volta. Altri due numeri mi sono stati suggeriti dai precedenti lavori svolti, come lo step sui brevetti o le varie ricerche effettuate: 41.700 e 2.310.000 , che sono rispettivamente il numero dei risultati ottenuti su Google Patents, digitando la parola "hoe" (zappa in inglese) e Google Search, ricercando la zappa come cosa.

#28 - Il protagonista della zappa

Immagine
Quando all'inizio è stato chiesto quale sarebbe stata la cosa che avrei preso in esame, in mente avevo due cose principalmente: la zappa e l'aratro. Ma entrambi gli oggetti riconducevano alla mia famiglia e, principalmente, ad una persona: mio nonno, Pasquale D'Onofrio. Nato nel 1930 e nono di 11 figli, crebbe come mezzadro della famiglia "Tàccalit" come suo padre e suo nonno prima di lui. Dopo la seconda guerra mondiale, decise di cambiare la sua situazione riuscendo a passare i vari controlli e partire per l'Australia nel 1962 sapendo solo "mettere il giogo alle mucche e lavorare la terra", come dice sempre lui quando racconta queste storie. Dopo aver lavorato 4 anni lì, passando dai mulini Wittnoom alla costruzione di strade per il governo fino alla raccolta di ferro nella regione del Pilbara, torna in Abruzzo e acquista diversi appezzamenti di terra dove oggi continuiamo a lavorare e produrre vino, olio e ogni forma di colture possibili. Ancor

#27 - Il museo della zappa

Immagine
Il progetto del museo della zappa è stato fatto con l'intento di dare inizialmente una forza maggiore al valore della cosa per poi proseguire nella sua evoluzione lo costruirei usando lo schema sopra riportato.  Il museo è stato concepito come un esperienza, fino alla porta di intramezzo, solitaria e facendo partire la persona successiva grazie ad una luce verde che si accenderà una volta passata la porta a metà. Una volta che l'ospite sarà entrato, ci saranno delle luci forti, delle figure o colori tendenti al verde, suoni e profumi, provenienti dal soffitto, in grado di dare la sensazione di essere in campagna accompagnata dalla presenza di terra sul pavimento, prima graduale e poi totale, per tutta la durata dell'esplorazione del museo. Una volta raggiunto il punto 1, sul muro ci saranno due zappe moderne incrociate con una scritta sopra: L'ospite, girandosi e facendo un passo verso il muro alle sue spalle farà accendere due faretti che

#26 - La zappa nei francobolli

Immagine
La ricerca della zappa nel grande catalogo dei francobolli mi ha portato al sito www.stampworld.com che raccoglie un database di francobolli molto elevato, spaziando da un capo all'altro del mondo e dal 1840 ai giorni nostri. Nella ricerca mi sono imbattuto principalmente in cose come aratri e falci, principali protagonisti in francobolli sul tema dell'agricoltura nei primi anni del 900; ma continuando, il primo francobollo apparso, con la figura della zappa e di due zappatori, proviene dalla Cina: Link alla pagina

#25 - La zappa a casa

Immagine
La zappa in casa mia è uno strumento da tutti i giorni, in quanto la realtà contadina, tra le mura di casa, è primaria con varie colture: dai vigneti agli uliveti, dalle piante di frutti all'orto. La zappa, insieme ai vari strumenti del mestiere, sono collocati nella rimessa agricola insieme ai macchinari ben più performanti della zappa singola, come fresa o vanga alimentati dai trattori attraverso appositi pistoni. Per concludere, è da ricordare la pratica, qua chiamata, di "rintorc la zapp" cioè mettere a bagno circa un terzo di zappa nell'acqua, dalla parte della testa, per far espandere il legno così da non rischiare uno slittamento della parte in ferro.

#24 - La zappa nel cinema

Immagine
Passando per il cinema, ho preso in considerazione due film che hanno un impronta diversa sia sulla nazionalità e sia sul periodo; sono stati presi in esame due pellicole che hanno una distanza temporale di oltre trent'anni e uno è stato prodotto in Italia e l'altro è stato prodotto in UK e Malawi. I film sono: Il ragazzo di campagna, Franco Castellano Pipolo, 1984 (Scena presente al minuto 6:45) The Boy Who Harnessed the Wind, Chiwetel Ejiofor, 2019 (Scena presa dal trailer. Nel film è visibile al minuto 1:11:20)

#23 - La zappa nella letteratura

La ricerca nel campo della letteratura mi ha portato ad un libro di uno scrittore italiano chiamato Giovanni Papini che nel libro "Giorni di festa", di cui è possibile visionarne una copia proveniente dall'Università di Toronto gratuitamente  (cliccare qui) , dedica una delle sue poesie in prosa alla zappa: Voi non sapete quanto sia bella la Zappa. Non potete sapere voi cittadini di città, quanto può esser bella una zappa. Una semplice zappa di campagna, una vera zappa nelle due mani del contadino, una reale zappa appoggiata ai sassi del muro, accanto all'uscio del contadino. Un pezzo di legno infilato in un pezzo di ferro. Un povero pezzo di legno, una semplice stanga di legno duro, di legno forte, di legno onesto. Un pezzo di legno appena squadrato, conciato, spianato, affinato dal filo dell'accetta. Non pulito, non verniciato non lustrato: le due mani dello zappatore, le due mani ingrossate, rugate, indurite, incallite gli daranno giorno per giorno

#22 - La zappa nei fumetti

Immagine
Il mondo fumettistico è molto vasto e variegato; dai graphic novel americani ai manga giapponesi. La ricerca della zappa, in questo mondo, è iniziata dalle copertine dei fumetti che, grazie al sito  http://www.coverbrowser.com/ , sono riuscito a trovare: Volendo scavare più a fondo all'interno dei fumetti stessi, ho deciso di puntare verso la Disney e alle tavole delle storie dei vari personaggi dalla casa di Topolino:   C. Barks (1951), "Paperino e la pioggia d'oro", Topolino , Edizione italiana, Milano (IT): Arnoldo Mondadori Editore, 1951,  numero 29, pag. 54-55 C. Buettner (1997), "Bucky the jockey",  Walt Disney's Comics and Stories , Edizione americana, Prescott (USA): Gladstone Publishing, 1997, numero 610, pag. 23 F. Gottfredson (1935), "Mickey Mouse and the pirate submarine ",  High Noon at inferno glunch (raccolta tavole di Floyd Gottfredson) , Edizione american a, 2012, Seattle (USA): Fantag