Questo paese è piccolo ma ha molto da offrire. Come accennato nel primo post, questo luogo è radicato nella tradizione e lavoro agricolo; si sa' quante cose possono essere trovate in un posto simile, no? Si parte dalla più semplice zappa e falce alle ultime apparecchiature automatiche per il pompaggio di prodotti chimici per la salvaguardia dei vigneti, dal rastrello ed una scala di legno all'abbacchiatore ad aria compressa, dal vigneto ancora costruito con i pali in legno agli ultimi fatti in pali in acciaio.
E ogni di queste cose ha una storia legata al territorio, come la zappa: storia narra di quando i primi progetti per la costruzione dei primi pozzi fognari e rispettivi canali ha portato agli abitanti del luogo a fare solchi di oltre 3 metri! Oppure di quando l'uso di zappe e vanghe servivano per fare lo "scassato", cioè la dissodazione della terra per l'impianto dei vigneti, andando oltre il metro di profondità.
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| Nell'ordine: vanga, bidente, zappa con bidente, due zappe |
Tornando più indietro, intorno agli anni 40, la mietitura del grano era fonte principale per il sostentamento del territorio villamagnese e qui entrano in gioco cose come le falci, forche e mietitrebbie, tutti oggetti che restano nel animo collettivo e che si tramandano di casa in casa.
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| Fase di trebbiatura |
Parlando di olio, sono presenti, anche se adesso sono meccanizzati, ancora frantoi che utilizzano le ruote in pietra per la macinatura dell'oliva.
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| Macinatura dell'olio in pietra |
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| Pressa idraulica |
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| Prodotto ultimato |
Infine, molti oggetti compongono il quadro legato all'uva e al vino.
Riguardo la coltivazione di uva, gli impianti per la crescita dei vigneti oggigiorno sono composti da paletti in cemento e da fil di ferro di un diametro consistente:
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